Come potare l’oleandro: tutte le istruzioni per la potatura degli oleandri. Da quella ordinaria alla potatura drastica. Cure e consigli per la fioritura.

Potatura oleandri: come e quanto potare il vostro oleandro. Precauzioni e periodi ideali per la potatura.

Per la potatura degli oleandri, del Nerium oleander e dei suoi diversi cultivar e ibridi, bisogna tenere presenti soprattutto due cose:

L’oleandro è velenoso

La prima è che la pianta di oleandro è velenosa. Durante la potatura meglio indossare dei guanti e non lasciare gli sfalci della potatura in giro, soprattutto in caso di piccoli animali domestici.

Gli sfalci della potatura di oleandro vanno conferiti con la raccolta differenziata. In nessun caso vanno bruciati! L’oleandrina, contenuta nel fusto e nei rami di oleandro, è un alcaloide molto tossico anche per l’uomo. Evitate quindi di bruciare questi rami!

Durante la potatura degli oleandri indossate guanti robusti e impenetrabili. La pianta di oleandro è reputata irritante anche per semplice contatto con la pelle.

Il contatto tra cute e l’alcaloide tossico contenuto nell’oleandro può dare vita a manifestazioni eclatanti. Dal semplice rush cutaneo (effetto urticante) con prurito a veri e propri episodi di lesioni cutanee con grave eritema e sanguinamenti.

Anche gli attrezzi a fine taglio vanno puliti e disinfettati. Stesse attenzioni vanno poste quando si prelevano e maneggiano talee di oleandro.

La potatura può causare danni ai fiori

La seconda cosa da ricordare durante la potatura dell’oleandro è che questa pianta fiorisce sui rami dall’anno, che sono quelli da preservare dal taglio. Se tagliate i rami giovani rischiate di ritrovarvi con una pianta di oleandro che non fa fiori.

Per il resto, la potatura degli oleandri non presenta particolari difficoltà e sapute alcune cose può essere portata avanti anche dal giardiniere inesperto.

Quando potare l’oleandro, periodo

Il periodo più indicato per potare gli oleandri coincide con la fine dell’estate o l’inizio dell’autunno.

Il motivo è che l’oleandro rifiorisce sui rami dell’anno e a fine fioritura è più facile distinguere i rami nuovi da quelli dell’anno precedente. Per non rischiare di penalizzare la fioritura, l’inizio dell’autunno e la fine dell’estate rappresentano il periodo migliore per la potatura dell’oleandro.

Dove il clima lo permette, la potatura può essere fatta anche a febbraio, ma serve un occhio più esperto.

Come potare gli oleandri

Gli oleandri si potano per eliminare i rami secchi, sfoltire e anche per dare una forma alla pianta in caso di potatura più drastica.

Premesso che nella varietà di oleandro a cespuglio è consigliabile mantenere le linee, gli steli possono essere tagliati anche ad altezze differenti per creare delle biforcazioni e dare all’arbusto un aspetto particolare. Di regola gli steli si tagliano per circa un terzo della loro lunghezza, ma non è tassativo.

Le forbici più adatte per potare gli oleandri

Gli oleandri hanno la particolarità di portare rami esili o rami molto duri e spessi. Per questo motivo dovete scegliere delle forbici che riescano a essere delicate con i rami secchi e più esili e decise su rami dal diametro più doppio.

Qualsiasi forbice da potatura, impiegata su qualsiasi pianta, deve:

  • garantire un taglio netto e senza schiacciature.
  • Essere disinfettate prima di ogni potatura e, nel caso dell’oleandro, anche dopo ogni potatura a causa del veleno in esso contenuto.
  • Essere abbastanza robuste da recidere anche gli eventuali rami legnosi e ingrossati alla base in caso di potatura drastica.

Per potare gli oleandri, così come per la potatura di tutte le piante ornamentali del giardino, vi consigliamo l’impiego di forbici con cricchetto.

Le forbici con cricchetto sono molto versatili (in agricoltura si usano anche per gli alberi da frutto o la vite) ma sono consigliate soprattutto quando si parla di potare l’oleandro e piante ornamentali.

Potete attivare il cricchetto nel recidere i rami alla base e tutti i rami dell’oleandro dal diametro maggiore: qui, il sistema a cricchetto consente di distribuire lo sforzo di taglio e a seconda del diametro del ramo così da ottenere un taglio netto con il minimo sforzo anche coi rami più duri.

A prescindere dal tipo di forbici che userete, assicuratevi che siano ben affilate e che non vadano a schiacciare o sfibrare i rami dell’oleandro al momento del taglio.

I rami sfibrati, schiacciati o mal tagliati, diventano il covo preferito di un gran numero di parassiti che potrebbero infettare la pianta e rendere una scarsa fioritura.

Potatura dell’oleandro, precauzioni

Dicevamo che l’oleandro è velenoso e in effetti lo è parecchio! Ogni singola parte della pianta contiene l’alcaloide tossico detto oleandrina.

Per questo motivo, ribadiamo che la pianta e gli sfalci di potatura vanno collocati fuori dalla portata di bambini e animali e lontano da barbecue e braceri vari.

È un classico dell’estate leggere sul giornale che una festa in giardino (o in terrazzo) si è conclusa con gli invitati ricoverati al pronto soccorso a causa delle foglie di oleandro cadute sui cibi in cottura o addirittura usate per aromatizzare la brace da qualche sprovveduto ‘re della griglia’! Evitate di bruciare i residui di potatura perché i fumi sono tossici.

Nella potatura degli oleandri bisogna sempre usare guanti di gomma pesante, che vanno poi lavati accuratamente. Meglio ancora sarebbero i guanti usa e getta, ma non è facile trovarne di pesanti che poi si buttano.

Fonte: https://www.ideegreen.it/potatura-oleandri-52000.html

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