Un progetto ambizioso e innovativo. Che finalmente inizia a muovere i primi veri passi, dopo una fase di gestazione che va avanti ormai da anni, iniziata nello scorso mandato con l’approvazione di un dettagliato regolamento, passato nello scorso agosto per la fase della progettazione preliminare e finalmente arrivato nei giorni scorsi al progetti definitivo.esecutivo, approvato dalla giunta comuale. Si tratta del primo lotto del progetto “Orti urbani” finanziato da Comune con 73mila euro, e che riguarda un’area in via Cosseddu, a Li Punti, per un totale di 20 “parcelle” da 60 metri quadri ciascuna, e un’area non divisibile in via Baldedda. Il secondo stralcio riguarderà invece la valle dell’Eba giara, in attesa di un diverso canale di finanziamento, gli Investimenti Territoriali Integrati della Regione.
Si parte dunque, con un idea che affonda le sue radici nella antica (e dimenticata) tradizione cittadina di coltivazione degli orti, ripromettendosi di usare i fazzoletti di terra per «favorire la socializzazione e i rapporti interpersonali, valorizzare le potenzialità di iniziativa e di autorganizzazione», e «rispondere al soddisfacimento di esigenze sociali, ambientali e culturali della collettività». Il tutto tramite iniziative diffuse di agricoltura sociale, di tutela ambientale e del paesaggio urbano, di forme di sostenibilità eco-compatibili, di sostenibilità delle tradizioni e memorie agricole del territorio, favorendo la partecipazione e la valorizzazione e fruizione di spazi verdi, attualmente sottoutilizzati o abbandonati.
Il primo stralcio riguarderà in particolare due delle tre tipologie di orti previste. La prima nel quartiere di Li Punti, tra via Cosseddu e via Camboni, nel quale 20 mini orti nasceranno in un fazzoletto di terra di 2mila e 500 metri quadrati e saranno riservati agli anziani (a cui, anche in futuro, verranno riservati fino ad un massimo del 60 per cento delle aree ordinarie individuate dalla giunta).
La seconda in via Baldedda all’interno dell’area verde del centro PoliSS, dove si trova il Centro di aggregazione giovani. L’orto in questo caso sarà unico e sarà riservato alle persone seguite dai servizi sociali comunali.
Presto arriverà appunto il secondo stralcio del progetto, già pronto ma in attesa di un diverso canale di finanziamento, gli Investimenti Territoriali Integrati della Regione. Stralcio che riguarderà gli orti per le scuole e per le associazioni e che saranno ospitate all’Eba giara (la zona di proprietà comunale che costeggia la strada vicinale Eba giara-Filigheddu) che si estende per due ettari, anche il suo utilizzo sarà limitato dalla presenza della macchia mediterranea.
L’assegnazione delle aree dovrà avvenire mediante procedura ad evidenza pubblica e rigurderà ben tre assessorati, il settore Patrimonio si occuperà infatti degli Orti per anziani, il settore Servizi Sociali di quelli per utenti seguiti dai Servizi sociali comunali e infine il settore Ambiente e Verde pubblico seguirà gli Orti per le scuole e per le associazioni. L’assegnazione degli orti (esclusi quelli dei servizi sociali) avrà la durata di tre anni, e potrà essere rinnovata per ulteriori tre. All’interno si potranno coltivare solo ortaggi, fiori, piccoli arbusti fruttiferi. A scopo didattico, nelle aree di pregio, sarà inoltre possibile coltivare piccoli fruttiferi appartenenti a tipiche varietà sarde.
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