“Oltre alle sanzioni previste – ha aggiunto Rambelli – crediamo che sia importante fare un’azione di informazione ai cittadini sui vantaggi e le modalità di una corretta gestione del verde, ma soprattutto riteniamo che tale opera di informazione vada estesa anche al personale dei comuni e agli stessi manutentori/giardinieri da questi incaricati. Se infatti è comprensibile che i cittadini non siano a conoscenza delle norme da rispettare, non è altrettanto giustificabile che certi “obbrobri” vengano realizzati in aree pubbliche, come ad esempio alcune potature che abbiamo soprannominato “a palo della luce”, perché non hanno lasciato agli alberi nemmeno un rametto”.
Per avere un quadro più preciso dell’effettiva attuazione del regolamento del verde, Legambiente ha inoltre chiesto ai Comuni dell’Unione di fornire i dati sulle richieste di abbattimento presentate nel corso del 2013, il numero di alberi reimpiantati e soprattutto le sanzioni comminate per interventi realizzati senza le dovute autorizzazioni. Finora ha risposto solamente il Comune di Bagnacavallo, segnalando in tutto una decina di richieste di autorizzazione ed un’unica sanzione comminata. Un po’ poco in confronto alla mole di interventi discutibili realizzati sul territorio. Il rispetto del verde e la necessità che le amministrazioni verifichino le competenze e la conoscenza della normativa da parte di potatori, giardinieri e di tutti i soggetti che effettuano interventi sulle aree pubbliche fanno inoltre parte dei punti fondamentali del programma, consultabile sul sito www.legambientenews.it, che Legambiente ha inviato nei giorni scorsi alle varie forze politiche, liste, candidati che si presentano alle prossime elezioni nella Bassa Romagna.
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