Il 2014 sorride alla logistica italiana che nei primi sei mesi dell’anno segna un incremento del take up di oltre il 50%, spinta soprattutto dai 200mila metri quadri assorbiti tra aprile e giugno. Secondo un’analisi di Jones Lang LaSalle inoltre nella prima metà dell’anno sono cresciuti sia il numero delle transazioni, 19 contro le 15 di metà 2013, che il valore medio di ognuna, salito del 20%.
Anche meglio degli affitti però fanno gli investimenti che raggiungono quota 300 milioni, triplicando in sei mesi il valore dell’intero 2013 spinti da operatori esteri in cerca di operazioni opportunistiche.
L’attività si è concentrata soprattutto nella macroarea di Milano dove si sono registrati il 45% dei nuovi affitti, con un particolare interesse per le aree di Piacenza e Milano. Rimane alta l’attenzione anche sulle zone di Bologna e Roma ma, proprio nella capitale, i volumi transati sono bassi a causa della mancanza di offerta di qualità. Tra i nuovi trend c’è invece da registrare un interesse crescente per la macro area del Veneto. Il vacancy rate medio nazionale è stabile sotto il 5% e lo studio prevede che calerà ulteriormente.
L’attività si è concentrata soprattutto nella macroarea di Milano dove si sono registrati il 45% dei nuovi affitti, con un particolare interesse per le aree di Piacenza e Milano. Rimane alta l’attenzione anche sulle zone di Bologna e Roma ma, proprio nella capitale, i volumi transati sono bassi a causa della mancanza di offerta di qualità. Tra i nuovi trend c’è invece da registrare un interesse crescente per la macro area del Veneto. Il vacancy rate medio nazionale è stabile sotto il 5% e lo studio prevede che calerà ulteriormente.
Immobili usati i più transati
Il rapporto sottolinea inoltre che quasi il 60% delle transazioni ha riguardato immobili esistenti, con una quota crescente di utilizzatori finali per un totale di 90mila metri quadri rispetto ai 10mila del 2013. Come lo scorso anno, gli edifici più richiesti sono stati quelli tra i 5 e il 19mila metri quadri che hanno rappresentato oltre il 50% del numero di transazioni, ma sono da segnalare anche tre operazioni superiori ai 30mila, assenti invece nel 2013. Nell’analisi di JLL però si sottolinea che c’è un calo dell’attività in poli logistici di alta qualità (53% rispetto al 73% del primo semestre 2013), con conseguente aumento della quota di asset di qualità inferiore, fenomeno dovuto alla combinazione di una scarsa offerta di qualità e la ricerca di risparmio di chi affitta. Metà dei movimenti sono stati realizzati dagli operatori professionali della logistica, in calo rispetto al 2013 quando avevano assorbito addirittura il 75% dei movimenti di mercato. Nonostante la riduzione JLL segnala che nei primi sei mesi altre due società hanno scelto l’Italia come loro centro di distribuzione per il sud Europa.
Il rapporto sottolinea inoltre che quasi il 60% delle transazioni ha riguardato immobili esistenti, con una quota crescente di utilizzatori finali per un totale di 90mila metri quadri rispetto ai 10mila del 2013. Come lo scorso anno, gli edifici più richiesti sono stati quelli tra i 5 e il 19mila metri quadri che hanno rappresentato oltre il 50% del numero di transazioni, ma sono da segnalare anche tre operazioni superiori ai 30mila, assenti invece nel 2013. Nell’analisi di JLL però si sottolinea che c’è un calo dell’attività in poli logistici di alta qualità (53% rispetto al 73% del primo semestre 2013), con conseguente aumento della quota di asset di qualità inferiore, fenomeno dovuto alla combinazione di una scarsa offerta di qualità e la ricerca di risparmio di chi affitta. Metà dei movimenti sono stati realizzati dagli operatori professionali della logistica, in calo rispetto al 2013 quando avevano assorbito addirittura il 75% dei movimenti di mercato. Nonostante la riduzione JLL segnala che nei primi sei mesi altre due società hanno scelto l’Italia come loro centro di distribuzione per il sud Europa.
Canoni stabili, ma volano gli investimenti
Dopo una serie di cali consecutivi i canoni si sono stabilizzati nel secondo trimestre ma dovrebbero rimanere favorevoli agli affittuari anche nella seconda parte dell’anno per subire poi una pressione al rialzo nel 2015 dovuta a nuovi sviluppi speculativi. Il valore del metro quadro è quasi uguale a Milano, 46 euro al metro quadro, e Roma dove raggiunge i 48.
Un vero e proprio boom invece è quello degli investimenti che nella prima parte del 2014 hanno raggiunto 300 milioni di euro, triplicando il valore dell’intero 2013. Questa spinta arriva in particolare da investitori esteri in cerca di occasioni opportunistiche sopra i 50 milioni di euro che si concentrano su immobili da buoni fondamentali di posizione e qualità. In questo campo però sottolinea la ricerca “le difficoltà nel coniugare le aspettative degli investitori stanno sempre di più portando alla costituzione di portafogli ad-hoc con immobili off-market come strategia preferita per arrivare alle dimensioni del lotto e alla qualità dell’opportunità di investimento richiesti”. Restano stabili i rendimenti primari e secondari, anche se l’outlook prevede un calo entro un anno. A Milano il prime si attesta al 7,80% mentre a Roma è all’8,30%.
Dopo una serie di cali consecutivi i canoni si sono stabilizzati nel secondo trimestre ma dovrebbero rimanere favorevoli agli affittuari anche nella seconda parte dell’anno per subire poi una pressione al rialzo nel 2015 dovuta a nuovi sviluppi speculativi. Il valore del metro quadro è quasi uguale a Milano, 46 euro al metro quadro, e Roma dove raggiunge i 48.
Un vero e proprio boom invece è quello degli investimenti che nella prima parte del 2014 hanno raggiunto 300 milioni di euro, triplicando il valore dell’intero 2013. Questa spinta arriva in particolare da investitori esteri in cerca di occasioni opportunistiche sopra i 50 milioni di euro che si concentrano su immobili da buoni fondamentali di posizione e qualità. In questo campo però sottolinea la ricerca “le difficoltà nel coniugare le aspettative degli investitori stanno sempre di più portando alla costituzione di portafogli ad-hoc con immobili off-market come strategia preferita per arrivare alle dimensioni del lotto e alla qualità dell’opportunità di investimento richiesti”. Restano stabili i rendimenti primari e secondari, anche se l’outlook prevede un calo entro un anno. A Milano il prime si attesta al 7,80% mentre a Roma è all’8,30%.
Fonte: casa24.ilsole24ore.com
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