Pubblichiamo l’articolo scritto da Federica Baroni che tratta una tematica molto interessante, i parchi inclusivi:
Giocare è un diritto fondamentale di tutti i bambini, sancito pure dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Unicef. Ma la maggior parte dei parchi giochi non sono accessibili ai bimbi con disabilità. Ma per fortuna anche in Italia stanno nascendo i primi parchi per tutti, cioè senza barriere architettoniche che impediscano il gioco.
Per un bambino non c’è niente di più divertente che andare al parchetto: altalene, scivoli, dondoli e tanti amici con cui giocare. Ma non per tutti i bimbi è un luogo di divertimento. Si pensi a un piccolo in carrozzella che non riesce a salire sulle scale dello scivolo, né a sedersi sull’altalena. Per lui il parco giochi è solo un grande barriera architettonica.
Ma giocare è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Unicef. Diritto riconosciuto a tutti i bambini, anche a quelli disabili.
I primi parchi per tutti in Italia
E oggi in Italia, grazie all’intervento di genitori e associazioni, stanno nascendo i primi parchi inclusivi, che possono essere fruiti anche dai piccoli con disabilità.
Ecco l’elenco dei parchi inclusivi in Italia.
Questo elenco è stato messo a disposizione da due mamme romagnole, Claudia e Raffaella, molto attive nella campagna per sensibilizzare amministrazioni locali e cittadini.
Nella loro pagina facebook Parchi per tutti e nel loro blog è anche possibile trovare informazioni sulle ditte che producono i giochi inclusivi e i consigli su come far richiesta alle amministrazioni.
Tra questi nuovi parchi si possono citare come modello d’eccellenza:
il Parco Giochiamo Tutti, Formentano, a Milano, in Largo Marinai d’Italia. Si tratta di un parco inclusivo adatto anche a bambini non vedenti. Qui tutti i bambini abili e disabili possono giocare insieme su strutture innovative, con pannelli sensoriali, giochi di colori e percorsi tattili.
Che cosa sono i parchi inclusivi?
I giochi dei parchi inclusivi non sono diversi né meno divertenti da quelli tradizionali, ma hanno in più dei semplici accorgimenti che li rendono accessibili a tutti: per accedere allo scivolo c’è una rampa dove può passare una carrozzina, l’altalena non è una tavoletta ma una cesta dove ci si può sdraiare, i giochi a molle hanno protezioni posteriori e laterali che sostengono un piccolo con difficoltà motorie, inoltre vengono installati giochi sensoriali che possono essere utilizzati da tutti.
Fonte: nostrofiglio.it
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