Il materiale da imballaggio da usare per un trasloco

Il trasloco è un vero e proprio impegno a cui bisogna dedicare tempo e particolari, cercare di ottimizzare i tempi è sicuramente un aspetto da tenere d’occhio, per far si che questo aspetto migliori bisogna preparare degli imballaggi di buona fattura e con ciò la maggior parte dei problemi verranno risolti da soli. Vedremo meglio nello specifico il modo e cosa si possa fare per migliorare l’ottimizzazione dei tempi attraverso un imballaggio per il trasloco fatto ad hoc.

Professionista oppure autodidatta?

Quando si affronta un trasloco e la conseguente scelta dell’imballaggio, si hanno due strade davanti: o ci si può affidare a prodotti di alta qualità oppure ci si può improvvisare sui materiali. Spesso la prima idea è quella di scegliere scatoloni del supermercato per avere un risparmio e ciò può inizialmente sembrare una buona idea, ma probabilmente non ne vale la pena sia per la qualità che per la perdita di tempo che la ricerca di questi comporta.

Il mondo in una scatola

Nel caso in cui si dovesse scartare l’ipotesi degli scatoloni da supermercato, ci si deve focalizzare verso i negozi specializzati, in cui si possono trovare vere e proprie scatole da trasloco. La tipologia può differenziare, dato che esse possono essere sia in plastica sia in cartone rinforzato; queste ultime particolarmente consigliate per imballaggio di oggetti particolarmente soggetti ad urti. Le scatole dei negozi specializzati si possono trovare in varie dimensioni, da quella piccola a quella grande e si possono trovare di due tipologie diverse: ad onda multipla più resistenti, ad onda singola che sono leggere e meno resistenti. Le scatole ad onda singola sono perfette per il trasporto di vestiti e con scatole dal peso non superiore ai 6 Kg, mentre le scatole ad onda multipla sono ideali per pesi superiori ai 6 Kg e per oggetti più delicati, che possano subire particolarmente le vibrazioni durante il trasporto.

Scatole scelte ma intorno?

Per un trasloco ed un imballaggio senza rischi, si ha bisogno oltre che delle scatole resistenti e modulari, anche di tanti altri materiali. Innanzitutto serve del materiale per chiudere bene l’imballo come nastri adesivi, scotch, nastro americano da 25 metri o colle, solo per citarne alcuni. Sicuramente quello più rinomato è il pluriball, ma bisogna tener conto anche di: etichette, carta da imballo e sacchi di nylon.

– Pluriball

Il pluriball, o millebolle nella lingua nostrana, è un tipo di imballo ammortizzante. Creato nel lontano 1957 in modo accidentale da due ingegneri; erano a lavoro su una particolare carta da parati che non ebbe il risultato sperato, ciò portò all’evoluzione nel materiale che tutti oggi utilizzano per gli imballi di qualsiasi genere. E’ principalmente utilizzato però per oggetti fragili e ne esistono di diverse grammature; quella standard per un imballo da trasloco di solito è quella da 115 gr/mq. Spesso viene accompagnato da altri materiali complementari come il politene ad alta densità o alla carta classica.

Si consiglia il pluriball anche come antistress durante le concitate operazioni di imballaggio degli oggetti più fastidiosi da imballare.

– Etichette adesive

A volte, durante la confusione e l’agitazione nel riempire le scatole, ci si può dimenticare del contenuto della scatola. Per aggirare questo problema, si può optare per la selezione e suddivisione degli oggetti con etichette adesive. Si consiglia di scrivere sopra la scatola, oltre il contenuto, anche la disposizione e la collocazione della stanza in cui dovrà collocarsi. Ciò migliorerà e dimezzerà i tempi, facilitando lo smistamento delle scatole durante il trasloco.

– Sacchi di nylon

Quando ci si approccia invece all’imballaggio dei mobili, la soluzione più pratica ed utilizzata è sempre quella dei sacchi di nylon. Questi garantiscono una certa solidità e resistenza, oltre al lavoro ottimo che svolgono per la protezione dalla polvere. Si possono acquistare in diverse dimensioni e per ogni tipologia di arredo : che sia un comodino o un armadio.

Conclusioni

Il segreto di un buon imballaggio è il modo di sigillare perfettamente la scatola; per una resistenza maggiore alle sollecitazioni esterne durante i possibili viaggi da un’abitazione all’altra. Si consiglia di avvolgere tutti gli oggetti fragili, come piatti e bicchieri, nel pluriball o nella carta da imballo per evitare accidentali rotture. Come per ogni lavoro fatto bene, c’è bisogno di un’ottima preparazione prima; il trasloco ed il conseguente imballaggio non sono da meno. Bisogna essere metodici e munirsi di prodotti giusti e di giusta pazienza; quest’ultima alla base per cominciare un’avventura lunga e stressante come il trasloco di casa. Si consiglia di pianificare l’imballaggio già su carta, in modo da definire un’idea iniziale su come intraprendere i primi passi. Si calcolino le grandezze e le misure sempre in eccesso, in modo tale da non dover aprire squarci o abbozzare imballaggi sugli oggetti più voluminosi. E come ultimo consiglio c’è sicuramente quello di non abbattersi moralmente a metà dell’opera. L’imballaggio, soprattutto quando fatto da autodidatta, può portare a momenti di sconforto; ottimizzare i tempi con etichette, materiali da imballaggio e magari un aiuto da una persona amica, può ridurre lo stress di molto. Una volta imballato tutto a regola d’arte ed una volta posizionati gli arredi nella nuova abitazione, bisogna solo fermarsi un secondo e godersi la casa.

Fonte: http://www.viterbonews24.it/news/il-materiale-da-imballaggio-da-usare-per-un-trasloco_98600.htm

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